16 giugno 2011

VOGUE... BELLE VERE

Giorni fa ha fatto molta notizia questo servizio di Steven Meisel che ha ritratto donne formose al posto delle classiche modelle pelle e ossa. L'articolo correlato non era affatto male e si interrogava sulle motivazione che spingano la moda a dedicarsi ad una fetta di mercato elitaria... ho aspettato un po a pubblicare queste foto, perchè volevo capire il mio pensiero a riguardo... ma ancora oggi non ho ancora le idee ben chiare.
Non capisco infatti se questo unico e singolo servizio fotografico sia veramente un elogio alle forme o più una trovata pubblicitaria... visto che il resto della rivista continua a mostrare donne molto magre... 

Voi cosa ne pensate?

Days ago the Steven Meisel shooting was really popolar on blog and televions. The articol with the pictures was really good and was about the reason why fashion use really skinny models when the big part of consumer are totally differnet.... I don't really know what I think about this shooting that is why I waited to make this post. I don't understand if Vogue did this articol only for have more visibility or because something is changing.

What do you think?










(font: vogue.it)

14 commenti:

  1. Capisco la tua incertezza perchè anche io ho le idee un po' confuse, sebbene qualche punto fermo sia riuscita a fissarlo. Io credo che di fondo ci sia comunque una profonda ipocrisia. Sembra una sorta di contentino e uno scaricare le responsabilità che l'imposizione di certi tipi di modelli ha nei confronti dei lettori. E' vero che non è sfogliare Vogue o Elle e vedere modelle così magre che provoca l'anoressia ma negare una qualsiasi responsabilità è quantomeno inaccettabile. Le riviste di moda rappresentano la conferma che bisogna seguire certi modelli, apparire in un certo modo, avere un certo tipo di corpo. Per questo il fenomeno delle fashion blogger è così osteggiato, perchè rappresentano vere ragazze in carne e ossa che possono essere più o meno carine, ma pur sempre autentiche. Le riviste di moda puntano sul proporre un modello che è tanto più desiderabile quanto più irraggiungibile.
    Quello che mi ha fatto specie è che anche nel scegliere modelle "in carne" hanno scelto per l'appunto "modelle". Comunque hanno scelto donne bellissime e altissime dalle forme statuarie. Se vogliono mettersi la coscienza in pace con un articolo come questo, che almeno scelgano donne e punto. Perchè io vorrei vedere come cadono quei meravigliosi vestiti su corpi veri, su 44, 42, 42, 46 o su donne alte, basse, di media statura.
    Non voglio vedere 18enni truccate come 40enni. Quello che vorrei è più verità e meno ipocrisia.

    http://bonton-camilla.blogspot.com/

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  2. ciao Camilla,

    innanzitutto grazie per il tuo intervento. Il mio scopo, nel pubblicare questo articolo era proprio quello di creare un dibattito intorno ad un tema ormai radicato nella moda.
    spero che come te altri vogliano approfittare di questo spazio per condividere le loro idee!

    buona giornata
    Federica

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  3. Si ti capisco anche io ho pubblicato la cover e mi son posta la stessa domanda, la risposta che mi son data e che la magrezza conviene agli stilisti perchè è più facile da gestire rispetto alle forme più morbide. Alla fine penso che un corpo per essere bello debba essere armonioso e questa armonia la si può trovar in una taglia 38 quanto in una 50... l'importante è che il corpo sia in salute quindi bando agli eccessi in tutti in sensi!

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  4. In un intervista Bianca Balti ha detto che le modelle devono essere magre perchè fungono da appendino vivente, ovvero nelle passerelle, devono solo portare i vestiti per mostrarli!
    questo p vero sicuramente per le sfilate, trovo però che negli editoriali, ci debbano essere donne più simili a noi! =)

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  5. Sono perfettamente d'accordo con Camilla.
    Elisa

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  6. ciao Fede, che bello che mi dai l'opportunità di dire la mia su questo argomento che, da "mediterranea" come sono, tanto mi sta a cuore. non nascondo il mio stupore quando ho ricevuto la copia e il subitaneo impeto di curiosità nello sfogliarlo in tutta fretta.
    l'editoriale mi ha lasciato subito perplessa: la signora sozzani ha scritto qualcosa che sapeva tanto di gentil concessione a noi formosette, che proprio non mi è piaciuto. il servizio fotografico è molto bello a mio dire, a volte anche un po' troppo esplicito, certi scatti non mi piacciono perché sono spinti e lo sono inutilmente.

    la cosa imbarazzante è che due pagine dopo il servizio di copertina si ripiomba in mezzo a ossute signorine taglia 36. non ci hanno creduto fino in fondo nemmeno loro, gli editor di Vogue, che si potesse dedicare un'intera uscita a ragzze "normali" se così le si può chiamre. sbagliando, perché la normalità non esiste, e una taglia non è una forma, ed ecco perché a volte a due ragazze con la stessa taglia i vestiti stanno in maniera diametralmente opposta. comunque basterebbe che ci fosse la giusta misura in tutto, modelle comprese. anche perché ormai le donnine l'hanno capito: quello che sta bene a una 36 non necessariamente sta bene a una 48 e in certi casi viceversa. quindi se vedi degli shorts in seta addosso a una modella di 14 anni ti rendi anche conto che a te, di 30 anni e taglia 46 non starebbero tanto bene.

    se in un primo momento mi sono detta "è la rivincita di noi culone!", ho poi capito che in realtà era piuttosto triste che avessimo bisogno del lasciapassre della signora sozzani per decretare che anche le cicciottelle hanno diritto alla moda e persino alla copertina. per non parlare del fatto che dal prossimo numero, a parte qualche potenziale lettera delle lettrici, di questi scatti non rimarrà più nulla.
    e per non parlare del fatto che trovo ben assurdo che qualcuno abbia pensato che ci fosse bisogno di un numero di vogue "dedicato" per ottenere questo diritto all'eguaglianza.

    trovo molto più onesto Glamour USA che da quando ha lanciato la campagna anti-anoressia (con una foto di una loro editor in déshabillé e con la pancetta) ogni mese pubblica servizi con modelle di tutte le taglie (tutte vuol dalla 36 in su, essere magre non è mica sempre indice di malattia!) e forme e servizi dedicati a ragazze di tutte le taglie e forme. quello sì che mi dà speranza.

    a presto!

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  7. Ciao Claire,

    innanzitutto sposo il tuo pensiero in toto sopratutto perchè devo dire che alcuni scatti mi hanno lasciata un po perplessa per via del fatto che fossero troppo espliciti. La differenza tra una ragazza magrissima e una in carne sta anche nel fatto che la seconda è sicuramente, grazie alle forme più generose, anche più provocante... per cui sta alla bravura del fotografo capire come valorizzarla... a mio avviso questi scatti non hanno valorizzato molto le ragazze anzi in alcuni casi risultano un po volgari...

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  8. sinceramente non penso che Vogue comincerà a fare photoshoot con donne normali, è stato un esperimento che ha fatto parlare, ma le modelle super magre torneranno a riempire le pagine, è già successo in passato...se tutte potessero fare le modelle l'elitarietà di questo campo cadrebbe...e non penso sia una cosa fattibile :) un baciotto :)

    http://chicneverland.blogspot.com/

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  9. Bellissime foto, ma cè ancora tanta strada da fare, prima che le donne vere conquisteranno l'intero mondo della moda. bACI

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  10. Sono fiduciosa e speranzosa che qualcosa "stia cambiando". Solo i prossimi numeri di vogue ci daranno risposte.

    Una cosa è certa: se vogue contnuerà ad utilizzare anche modelle "burrose" così da mostrare differnti tipologie di donne, le altre testate seguiranno a ruota..

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  11. Io ne avevo parlato tempo fa, in relazione a delle fotografie di Valentino con una modella praticamente anoressica...
    http://labiondaprof.splinder.com/post/24288521/moda-e-modelle
    e a proposito della Sozzani:
    http://labiondaprof.splinder.com/post/24329505/quando-si-dice-la-coerenza
    Credo che ci sia molta ipocrisia anche in queste iniziative perché le modelle sono sì in carne ma sono comunque bellissime, non sono certo donne "normali", se per normali intendiamo quelle che vediamo per strada, al supermercato e davanti agli asili.
    In un modo o nell'altro ci sono dei canoni imposti, la magrezza è solo il più evidente, l'altro, più subdolo ancora a mio parere, è quello dell'eterna giovinezza. La Loren a più di 70 anni ancora con il seno di fuori, non deve invecchiare mai. Perché?

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  12. che brutti scatti, sembrano delle prostitute

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  13. La donna pelle e ossa è brutta la donna cicciona è brutta. La donna che ha un WHR tra .65 e .75 è figa. Perchè lo è? Perchè un maschio ci vede una bella donna da ingravidare, con un bel sedere tondo e delle belle tette per accogliere e crescere un figlio. Perchè le donne nella moda sono tutte anoressiche? perchè i GAY che non devono ingravidare una donna, decidono se una è figa in base al BMI, che più basso è meglio è, anche se sintomo di malattia. E gli stilisti che contano sono spesso gay, quindi dettano moda.
    Spero di esservi stata utile, con mi miei studi.
    L.

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  14. Queste cose mi fanno letteralmente infuriare. Non ce l'ho con te, anzi, trovo il tuo spazio utilissimo per il dibattito. Se posso, vorrei autocitarmi, perché scrissi proprio un post su questo argomento un paio di mesi fa.
    Sono conscia che quello che posterò a seguito non piacerà a nessuno, ma me ne infischio, detto francamente.

    Mens sana in corpore sano

    [cit. di un commento random: "Che brutta realtà! ma la colpa è degli stilisti, quasi tutti gay, che non sanno proprio cosa significhi essere donna. oddio, sembra una contraddizione, ma è così.
    l'uomo vero apprezza le curve, lo stilista tipo, che uomo non è, insegue e impone un ideale di perfezione che è poco umano.
    insomma, riflette nelle sue muse l'immagine che probabilmente vorrebbero di sè.
    forse sto dicendo un mucchio di cavolate, ma è troppo il mio disdegno a proposito.
    che poi anche la 42 non è poi così reale, dovrebbero sfilare a partire dalla 44, e far trionfare la 46 che regna sovrana fra il genere femminile. ma è mera utopia, ahimè. Ciao a tutti..."]

    “Che affermazione cretina” è la prima cosa che penso, non appena leggo scritti e commenti di questo tipo. Se ne trovano a bizzeffe nel web. Dalle campagne contro le modelle, alla messa in croce degli stilisti “tutti gay che odiano le donne, quando le donne sarebbero i loro clienti principali”, che poi è una cretinata, dato che gli abiti da sfilata sarebbero comunque inaccessibili ai più. Tant’è.
    Il 90% di chi scrive questi commenti solitamente magro non è. Magari lo vorrebbe essere, ma non ci riesce nemmeno se resta a pane ed acqua, e quindi, aderendo in pieno alla morale della favola “La volpe e l’uva”, condanna a morte chiunque porti una taglia inferiore alla 44.
    Come se fosse intelligente poi ragionare in termine di taglie. Tutti lo sanno, e dico tutti, che il primo criterio per offrire una buona immagine di sé, deve essere la cura del proprio corpo. E no, non è un parto di questa malata società dell’apparenza, capitalista e consumista: Giovenale con il motto “mens sana in corpore sano” dice nulla?
    Ebbene, il corpo è bello quando è sano. Quando è proporzionato. Quando la distribuzione di massa muscolare e grassa è equilibrata.
    La struttura che determina la nostra altezza, la dimensione delle nostre ossa e anche il funzionamento del nostro metabolismo è genetica. Con la genetica in effetti c’è poco da fare.
    Se i tuoi genitori sono robusti, i tuoi nonni, i tuoi zii, i tuoi fratelli pure, puoi sudare sette camicie sulla panca e non mangiare: non raggiungerai mai la magrezza asciutta di chi è minuto. Scordatelo, cancellalo, ma tieniti in esercizio.
    La messa in mostra di ragazze anoressiche perché malate, e non anoressiche per definizione, solo perché l’idea che siano magre naturali ti pare inaccettabile, è tanto oscena quanto la spettacolarizzazione dell’obesità.
    Anoressia e obesità sono malattie. Non c’è nulla di bello e divertente o, peggio ancora, emulabile in nessuno dei due comportamenti estremi.

    E io sono stufa di sentire dire e leggere che le vere donne portano una 44. Che le vere donne hanno le maniglie dell’amore. Che le vere donne hanno un bacino pronunciato che invoglia alla maternità.
    Io, magra, sono donna esattamente come te che scrivi un commento maligno sugli stilisti, tutti gay che odiano le vere donne. Sono donna anche se porto una 38, se mi tengo in forma e amo i corpi atletici.
    Se pensi che io sia malata, che sia sbagliato tenersi in allenamento, che sia sbagliato seguire un’alimentazione corretta o fare sport, ti auguro di non doverti ritrovare un giorno a combattere con i rischi che il tuo grasso corporeo comportano per la tua salute.
    A quel punto vedremo chi sarà orgoglioso del proprio stile di vita.


    Grazie per i tuoi cinque minuti e scusa per l'invasione ;*

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